Carissimi genitori,
vi confido che mi ha sempre emozionato l’espressione che Papa Francesco utilizza nel definire la Chiesa: Madre dal cuore aperto.
Non vi nascondo che è il sogno che mi porto nel cuore da quando sono sacerdote.
Nei miei ventisei anni di sacerdozio Dio Padre ha voluto, che per una serie di circostanze e per volontà dei miei superiori, mi sono sempre trovato ad occuparmi di bambini, ragazzi e giovani. Da giovane sacerdote ho cominciato ad occuparmi di creare percorsi, cammini, itinerari di fede per i più piccoli. Ora, superati i cinquant’anni, mi ritrovo a fare qualche bilancio e mi sono accorto che il segreto di tutto non era la capacità mia o dei tanti animatori ed educatori che ho incrociato nella mia strada nel creare cose belle e nuove, ma è stato quello di dare casa ai piccoli e agli adolescenti.
Quando un bambino o un ragazzo varca l’atrio di una Chiesa e respira aria di casa, il gioco è fatto! Il Signore non s’incontra perché si conoscono di Lui informazioni precise e dettagliate, perché si accumulano eventi o appuntamenti o perché si arriva a tappe sacramentali come la Comunione o la Cresima come premio di un percorso dottrinale svuotato di anima, ma quando i nostri figli sentono il calore di un’amicizia, quando vedono una comunità di giovani e adulti che dal vivo li accolgono, quando si imbattono in compagni di viaggio e non in maestri dotti solo nella mente e non nel cuore.
Non c’interessa che i bambini e i ragazzi vivano la fede con scadenze e con conclusioni di percorsi come in un iter scolastico, ma sentano di trovare una comunità: sacerdoti, catechisti, educatori, nonni e nonne, mamme e papà, con fede schietta, autentica, pulita, genuina. Sogno che i nostri figli scoprano una comunità capace di narrare la fede, capace di generare esperienze che lascino il segno.
E allora coraggio, mettiamoci insieme a realizzare il sogno di San Roberto come una mamma bella, dal cuore aperto, dalle braccia spalancate, dal cuore capace di scaldare!
L’anno di catechesi prenderà il via con la Messa di Domenica 9 Ottobre alle ore 10.30, cui seguirà uno spettacolo sul sagrato.
Vi abbraccio e benedico ogni bambino e ragazzo che varcherà spesso la soglia di questa casa,
don Antonio
