Riflessione del Parroco fatta durante la Via Crucis del martedì santo sul sagrato:
Sogniamo insieme una comunità in cammino, un popolo che si vuole bene, unito e pieno di entusiasmo, di zelo perché il Vangelo impregni del suo unguento ogni angolo della nostra Parrocchia.
Sogno una parrocchia come la croce: la comunità sia come il legno della croce, pulito, integro, senza incrinature, senza macchia, morbido e resistente, bello da accarezzare, solido e fonte di sicurezza.
Sogno una Parrocchia con le braccia spalancate: casa accogliente, capace di conservare senza mai possedere, di abbracciare senza mai pretendere, di esserci senza mai sentirsi indispensabile.
Sono una parrocchia come le mani del Crocifisso: pronte a donare senza egoismo, pronta a consumarsi, ad esserci con una presenza reale e concreta. Sogno una parrocchia con mani eucaristiche, capaci di condividere, di lavorare per il Vangelo senza risparmiarsi, di esserci perché la comunità cresca e viva, di incoraggiare senza mai giudicare, di sporcarsi le mani per il Vangelo fino a impregnarle di sangue, di coinvolgimento di cuore e di testa, una comunità dove ognuno possa sentirsi disegnato sulle palme della comunità.
Sogno una parrocchia come i piedi del Crocifisso: capace di andare , con celerità e lentezza, con pazienza ed amorevolezza, con un senso alto del servizio, con la gioia di consumare i piedi e sentirne la bellezza solo se portano il Vangelo in ogni casa, in ogni angolo di questo quartiere.
Sogno una parrocchia che abbia lo stesso cuore del Crocifisso: che sia perdutamente innamorata del Vangelo, una comunità dal cuore vivace, che pulsa con affetto e intensità, che include tutti senza distinzioni, che ama senza avere paura di rinnegare se stessa.
Sogno una parrocchia che sia custode di cose buone, che sappia avere sete del bene, nostalgia del cielo, coraggio per la fraternità, gioiosa di essere Chiesa, orgogliosa di spogliarsi per amore.
Amen